I 36.000 ettari di altopiani, vette e foreste selvagge del Parco si aprono in paesaggi incantati dai crinali tra Romagna e Toscana, in un susseguirsi di rare specie floreali, antichi e maestosi faggi, abeti, torrenti, cascate, animali selvatici, selve millenarie, luoghi sacri, antichi borghi ed oltre 600 chilometri di sentieri che si diramano come una ragnatela in alcuni dei percorsi naturalistici più affascinanti d'Italia e d'Europa.
Sportivi e curiosi, amanti della natura o del patrimonio storico e archeologico, viandanti e pellegrini, il pubblico di queste foreste è ampio e variegato...
Da Corniolo partono decine di sentieri a diversi livelli di difficoltà, percorribili a piedi, in bicicletta, a cavallo, sulle ciaspole o in canoa, nelle acque impetuose del bidente o nel tranquillo specchio d'acqua del Lago di Ridracoli. In questo piccolo angolo di Eden i più fortunati potranno avvistare animali che la maggior parte di noi ha visto solo nei documentari televisivi: il picchio nero, il coloratissimo rigogolo, le garzette, gli aironi cinerini, i lupi, rarissimi esemplari di aquila reale e cervi, i cui barriti risuonano in lontananza nella stagione degli amori.
A fronte di una simile e variegata offerta sportiva l'Hotel Leonardo mette a disposizione appositi pacchetti su misura, comprensivi di colazione, pasto al sacco e cena, personalizzabili in funzione delle specifiche esigenze di ciascun ospite.
TREKKING
Pantaloni lunghi, un paio di comode scarpe da trekking, zaino in spalla, il pranzo al sacco dell'Hotel Leonardo, una carta escursionistica con il tracciato dei vari sentieri, e siete pronti per un viaggio slow, per la sana pratica del turismo outdoor attraverso le foreste che un tempo fornirono il legname necessario alla fabbrica del Duomo di Firenze, e le lunghe, dritte travi, impiegate per realizzare le navi della flotta pisana, orgoglio e ricchezza di una delle maggiori repubbliche marinare italiane tra XI° e XV° secolo.
Una natura ricca di storia dunque, come ben rammentano i reperti etruschi nell'importante sito archeologico del Lago degli Idoli, o l'eremo e il monastero di Camaldoli e il santuario di La Verna, tappe imprescindibili per il visitatore attento al grande mosaico della storia.
Non meno affascinanti sono però i sentieri che conducono alla Diga di Ridracoli, o il bellissimo Sentiero Natura dedicato all'abete bianco, che esplora una delle abetine meglio conservate del Parco.
Il Leonardo, da sempre e come filosofia di lavoro, offre ai suoi ospiti notizie dettagliate su luoghi e sentieri, informando con consigli e materiale cartaceo su siti e percorsi di maggior interesse.
PESCA
Il Leonardo si trova a fianco del fiume Bidente, nel tratto che costeggia la frazione di Corniolo, in uno dei tre rami (Bidente di Corniolo, Bidente di Ridracoli e Bidente di Piaetrapazza) che nell'Appennino forlivese, nei pressi di Santa Sofia, vanno a ricongiungersi nel corso principale attraversando gallerie di folta vegetazione.
Le acque sono popolate di trote fario, cavedani, barbi e carpe, e come accade nei torrenti appenninici, la portata del torrente risulta abbondante nel periodo primaverile e scarsa in quello estivo.
Il Bidente presenta fondali caratterizzati da lastroni di levigata pietra marnoso arenacea e qualche buchetta dove si rifugiano trote e cavedoni.
Proprio in funzione del grande valore naturalistico e ambientale, il fiume offre zone di pesca regolamentata e No Kill, da praticare con spinning e mosca con amo singolo senza ardiglione. Il pescato dovrà essere reimmesso immediatamente in acqua, previo permesso giornaliero acquistabile presso i bar di Santa Sofia.
Le grandi potenzialità del Bidente favoriscono perciò una pesca sportiva consapevole e rispettosa dell'ambiente e dei suoi beni.
CANOA
Nella vicinissima Diga di Ridracoli, oltre alle comode escursioni in battello elettrico, è possibile immergersi nella pace e nella tranquillità del lago, accompagnati soltanto dallo sciabordare dell'acqua mossa dalle pagaie e dal canto degli uccelli. Tempo permettendo è infatti possibile esplorare gli angoli meno accessibili di questo bellissimo specchio d'acqua, previa prenotazione (per gruppi di almeno 8 persone) delle escursioni in canoa, con guida turistica, organizzate nel week end da maggio a settembre.
E' un percorso estremamente semplice, su canoe mono o biposto, per il quale non è necessaria alcuna particolare preparazione atletica, ed accessibile anche al pubblico più giovane (dagli 8 anni in su i bambini possono anche avere una canoa tutta per sé).
Per chi lo desideri è possibile affiancare il percorso su acqua ad una sessione di trekking nella foresta della Lama.
CICLISMO
Impugnare il manubrio sulle creste appenniniche, scalare pendii scoscesi e allentare il ritmo nelle discese che scivolano verso il mare, affrontare scalate verso cime che sembrano irraggiungibili, nel cuore verde della Romagna più selvaggia e in odor di Toscana...
Questi i paesaggi e le sensazioni inebrianti che hanno nutrito miti e campioni del calibro del celebre "Pirata" Marco Pantani.
Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna è luogo ideale per il ciclismo su strada e per gli amanti della mountain bike, questi ultimi possono inoltrarsi nei sentieri tracciati all'interno dell'area protetta, di norma ben ciclabili.
Segnaliamo inoltre una nuova iniziativa: presso la Diga di Ridracoli è ora possibile noleggiare, al costo di 30 euro al giorno, nuovissime e fiammanti e-bike a pedalata assistita, in grado di portare, nella pista forestale della foresta della Lama, anche i ciclisti meno allenati.
E se credete che le due ruote siano poco compatibili con la neve, che da queste parti regala nei mesi freddi panorami mozzafiato e paesaggi surreali, allora forse dovreste sperimentare il piacere di una pedalata in sella ad una fat bike.
Da qualche anno questi carroarmati a due ruote, in grado di affrontare qualsiasi fondo stradale, ma che danno il meglio di sé su terreno morbido, neve inclusa, si danno appuntamento ogni gennaio a Campigna, in occasione di un raduno che non disdegna di arrampicarsi sulle ripide pendici del Monte Falterona fino a quota 1650 m s.l.m.
SCI DA DISCESA, SCI DI FONDO, SCI ALPINISMO, SNOW BOARD, BOB, SLITTA E CIASPOLE
Esattamente a metà tra Toscana e Romagna, si trova Monte Falco, che con i suoi 1658 metri sul livello del mare rappresenta in assoluto la vetta più alta dell'intero Appennino Tosco-Romagnolo.
Ed è proprio nella natura selvaggia ed incontaminata della riserva naturale integrale, nel suggestivo scenario che domina e abbraccia con lo sguardo sia il Casentino, sul versante toscano, che la sponda romagnola, che si trova una attrezzata stazione sciistica.
La posizione strategica, che consente al sito di beneficiare di nevicate abbondanti sia da nord che da sud, e l'intraprendenza di chi riesce, di anno in anno, a renderla sempre più attrezzata e ad proporre nuove iniziative, ne hanno fatto una meta particolarmente amata da sciatori e sportivi vicini e lontani.
La stazione infatti, che parte da quota 1480 e arriva a 1650 s.l.m., offre due piste da sci, una rossa di media difficoltà, ed un nera molto difficile, ciascuna di un chilometro circa, con skilift e innevamento programmato; un campo scuola per bob e slitte con diversi jump per snowboard; un anello di 5 chilometri di pista a due difficoltà per lo sci di fondo (Le Rondinaie), con un breve percorso di tre chilometri per i principianti e l'altro più impegnativo che si inoltra in una fitta e suggestiva faggeta.
Alla pista ad anello si accosta un percorso per ciaspole, uno dei tanti frequentati dagli appassionati di questa nuova moda invernale capace di regalare grandi emozioni, e proposta in un fitto programma eventi durante l'intera stagione fredda.
Per chi ne fosse sprovvisto è possibile affittare il materiale in loco, che si tratti di sci, slitte, bob o ciaspole. Nella scuola di sci sono inoltre presenti 8 maestri esperti, pronti ad accompagnare i principianti.
ESCURSIONI A CAVALLO
I maneggi disponibili nelle immediate vicinanze del Leonardo permettono di dedicarsi a meravigliose escursioni e al trekking a cavallo. Un'esperienza unica e difficilmente descrivibile a parole. Questi intelligenti ed eleganti animali offrono la grande opportunità di vivere in maniera diversa il Parco e l'Appennino Tosco-Romagnolo, regalando esperienze ed emozioni intense ed indimenticabili.
MOTO
I tornanti e le curve delle strade appenniniche sono da sempre meta prediletta dei centauri, che approfittano di buon grado di una pausa gastronomica per gustare i sapori tipici al ristorante Leonardo.
E se le curve a gomito sono boccone irrinunciabile per tanti motociclisti da strada, ugualmente lo sono i percorsi fuoristrada per altrettanti enduristi.
TENNIS
Il Leonardo non è sinonimo soltanto di escursioni, sci, ciclismo o canoa. All'interno del parco si trova infatti un campo da tennis, per non rinunciare al vostro sport preferito nemmeno qui, al limitare di uno splendido parco naturalistico